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Anche il notaio conferma: +34% l’acquisto di immobili nel 2021

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Secondo il consueto rapporto sui dati statistici della categoria – che rileva i rogiti effettuati – le compravendite immobiliari hanno superato il milione di unità. Crescono anche i mutui erogati: +23 per cento. Il 40% delle transazione avviene in tre regioni (Lombardia, Piemonte e Veneto) e sale da 110mila a 115mila il prezzo medio per l’acquisto della prima casa.

Che la domanda di immobili (dalle case ai fabbricati) sia cresciuta oltre le attese, l’anno scorso, è stato scritto spesso. Ma quante transazioni sono arrivate davvero a rogito? Lo spiega il consueto Rapporto Dati Statistici Notarili, reso noto ieri dal Notariato, sulle compravendite di immobili, mutui e donazioni del 2021. Si segnala da subito il dato senza precedenti del mercato immobiliare italiano che ha chiuso con +34,64% rispetto al 2020. A trainarlo sono le compravendite di immobili con un numero totale di transazioni pari 1.058.732, rispetto alle 786.599 nel 2020 e 853.247 nel 2019. In forte incremento anche il numero di mutui concessi che crescono del 23% rispetto al 2020.

Compravendite

Oltre alla netta ripresa delle compravendite di immobili nel 2021(appunto +34,64% rispetto al 2020), sono cresciute del 6,58% anche le compravendite generalizzate di beni immobili nel II semestre 2021 rispetto al I semestre, anche se nel dettaglio questo boom non si è registrato per quelli ad uso residenziale che invece hanno registrato un calo del 6,68% nel 2° semestre 2021 (303.211 contro i 324.926).

Restano al Nord i maggiori volumi di scambio: la regione nella quale ci sono state più transazioni rimane la Lombardia con il 19,06% del totale nazionale, in aumento rispetto al 2020 e 2019 (erano 219.168 nel 2019, nel 2020 sono scese a 200.018 e nel 2021 sono state 271.034). Seguono il Veneto con il 9,35% e il Piemonte con il 9,23 per cento.La fascia d’età in cui viene effettuato il maggior acquisto di fabbricati si conferma quella tra 18-35 anni, con una percentuale nell’intero 2021 pari al 27,09% delle contrattazioni (dato in linea con il 2020 in cui è stato pari al 27,55%). Oltre la metà, ovvero il 56,05% degli immobili ad uso abitativo è stato acquistato con l’agevolazione prima casa: di questi l’86,09% è stato venduto da privati e i rimanenti dalle imprese. La percentuale si conferma anche per gli immobili ad uso strumentale: l’83,12% è venduto dai privati contro il 16,88% dalle imprese.Aumenta l’acquisto delle seconde case che sale di oltre il 26% addirittura rispetto al 2019 (nel 2021 sono state 276.098, nel 2020 erano 200.018, nel 2019 erano 218.502).

I prezzi

I prezzi degli immobili sono cresciuti rispetto al 2020 e si confermano più alti per gli immobili di nuova costruzione venduti dalle imprese rispetto a quelli venduti da privati. Il prezzo medio della vendita di fabbricati registrato nel 2021 per le compravendite di prima casa tra privati è stato di 115mila euro (nel 2019 era stato di 110mila euro circa). Ben superiore è il prezzo medio delle compravendite di prime case da impresa che si attesta tra i 210mila euro e i 230mila euro, in aumento sia rispetto al 2019 sia al 2020.

Nel 2021 sono 6.892 gli immobili oggetto di compravendita con un valore superiore a 1 milione di euro, di questi 4.630 sono immobili ad uso abitativo di cui 2.512 acquistati come seconda casa da imprese. Resta confermato che il 42% degli immobili è acquistato a un prezzo inferiore a 99mila euro e il 36,88% è sotto i 200mila euro.

I mutui

In linea con la corsa del mercato immobiliare, il 2021 recupera sul 2020 e segna anche un deciso incremento rispetto al 2019. A fronte di un numero complessivo di mutui pari a più di 396mila nel 2019, e poco più di 363mila nel 2020, il 2021 ne fa registrare oltre 448mila, con un incremento pertanto di oltre il 23% rispetto all’anno precedente e di circa il 13% rispetto al 2019. Tra il secondo e il primo semestre dell’anno si registra un rallentamento di -1,31%. Il capitale complessivo erogato dagli Istituti di credito per finanziamenti ipotecari ha superato i 69 miliardi di euro (quasi +20% rispetto al 2020 e +10% rispetto al 2019). Il maggiore ricorso al credito in Friuli-Venezia Giulia, seguono Lombardia e Emilia Romagna. Il 67,42% delle richieste di mutuo riguardano finanziamenti sotto i 150mila euro e nel secondo semestre si registra un aumento dei finanziamenti tra 150mila e 500mila euro. Sotto il profilo demografico, in ogni caso, l’età di gran lunga prevalente appare quella compresa tra i 36 ed i 45 anni, ove si registrano circa 2.051 operazioni di finanziamento ogni 100mila abitanti.

Donazioni

Nel 2021 aumentano le donazioni di denaro che restano al secondo posto per numerosità e raggiungono il 39,65 % del totale degli atti contro il 35,27% del 2020, mentre i beni mobili più donati sono ancora le partecipazioni societarie (41,95%); continuano a scendere su base percentuale (poco più del 7%) le donazioni di azienda. L’aumento del numero delle donazioni si riscontra anche per i beni immobili: nel 2021 sono state complessivamente 221.642, erano 197.519 nel 2019, mentre sono state 174.754 nel 2020. Si riceve la donazione tra i 18 e i 55 anni e si dona prevalentemente dai 56 anni in su.

 

articolo tratto da www.ilsole24ore.com