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Il Covid-19 ha fatto abbassare il prezzo delle case in affitto nelle grandi città del mondo.

L’attuale pandemia mondiale ha stravolto il mercato delle locazioni nelle città più importanti del mondo a causa del minor movimento di studenti, dell’aumento dello smart working e del decentramento delle attività lavorative.

Prima dell’emergenza sanitaria, vivere in una posizione centrale faceva risparmiare tempo e denaro a molti lavoratori mentre attualmente la maggior parte degli uffici è vuota per evitare il contagio e quindi vivere vicino al luogo di lavoro ha smesso di avere senso.

In parallelo la chiusura parziale e le limitazioni orarie che hanno subito il commercio e la ristorazione hanno rafforzato la tendenza all’abbandono delle zone centrali.

La più grande rappresentazione di questa nuova realtà è a New York. Il prezzo dell’affitto di appartamenti a Manhattan è sceso in media dell’11% dal 2019. Mentre gli acquisti di case unifamiliari con spazi verdi sono aumentati del 16% rispetto all’anno precedente.

Più importante è stata la caduta di San Francisco in cui l’affitto mensile medio per un monolocale è sceso del 31% a settembre rispetto all’anno precedente.

A Londra, i fattori che hanno influenzato questo calo, oltre al Coronavirus sono molteplici: il minor arrivo di studenti internazionali, il calo dei viaggi d’affari e la Brexit. Quest’ultima circostanza, potrebbe anche spingere verso il basso il prezzo dei contratti di locazione, che sono già diminuiti dell’ 8,1% il calo più netto in oltre un decennio.

 

(fonte Idealista) 

 

https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2020/10/28/151501-il-coronavirus-fa-abbassare-il-prezzo-delle-case-in-affitto-nelle-grandi-citta-di